Che cos’è il G7

Il Gruppo dei Sette (G7) è un forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Al Gruppo partecipa anche l’Unione Europea, rappresentata ai vertici dal Presidente del Consiglio Europeo e dal Presidente della Commissione Europea.

Cenni storici

Il Gruppo è stato istituito come piattaforma di cooperazione economica e finanziaria in risposta alla crisi energetica del 1973. Il primo vertice dei Capi di Stato e di Governo si è tenuto nel 1975 a Rambouillet, in Francia. Vi parteciparono Francia, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Germania, Giappone e Italia. Nel 1976, con l’ammissione del Canada, il G7 assume la sua attuale configurazione. Dal 1977 partecipano ai lavori del Gruppo anche i rappresentanti della Comunità Economica Europea, oggi Unione Europea. L’UE non assume la Presidenza di turno del G7.

Tra il 1997 e il 2013 il G7 si è ampliato diventando G8, con l’inclusione della Federazione Russa, la cui partecipazione è stata sospesa nel 2014 a seguito dell’annessione illegale della Crimea.

Negli anni G7 ha progressivamente ampliato i suoi obiettivi. Da incontro ad hoc per discutere le sfide finanziarie si è trasformato in una sede più formale e profilata per affrontare le principali questioni globali. Questa evoluzione è diventata ancora più evidente all’inizio del nuovo millennio, quando il G7 ha riconosciuto la necessità di discutere in modo più tecnico e dettagliato temi così complessi. Ha dato così il via alle prime riunioni ministeriali tematiche, per approfondire argomenti specifici e introdurre riflessioni più articolate nelle sue decisioni. Il G7 è un gruppo unito da valori e principi comuni e ricopre un ruolo insostituibile sullo scenario mondiale nella difesa della libertà, della democrazia e dei diritti umani.

Castello di Rambouillet in Francia. Luogo di svolgimento del primo Vertice G7 nel 1975.

Come funziona il processo G7

Diversamente da un’organizzazione internazionale, il G7 opera senza una struttura organizzativa permanente. Ogni anno, a partire dal 1° gennaio, uno degli Stati membri assume a rotazione la guida del Gruppo. La Nazione che detiene la Presidenza funge da segretariato temporaneo, ospitando i lavori del Gruppo e il Vertice dei Leader. Soprattutto, la Presidenza svolge un ruolo fondamentale nella definizione dell’agenda e nell’individuazione delle priorità. Il 1° gennaio 2024 l’Italia ha assunto la Presidenza per la settima volta nella sua storia, succedendo al Giappone, e la cederà al Canada il 31 dicembre 2024.

Al Vertice, momento centrale di ogni Presidenza del G7, partecipano i Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, i Presidenti del Consiglio e della Commissione per l’Unione Europea, nonché gli Stati che non fanno parte del Gruppo e le Organizzazioni Internazionali invitati dalla Presidenza.

Venezia, 22-23 giugno 1980. Primo Vertice G7 organizzato dall’Italia.

Il Vertice del G7 si conclude con l’adozione di un comunicato nel quale vengono delineati importanti impegni politici. Questi comunicati – e in generale le decisioni del G7 – esercitano un’influenza significativa sulla governance globale e sui suoi processi decisionali.

I Vertici sono preparati dagli Sherpa, i rappresentanti personali dei Capi di Stato e di Governo che si occupano di seguire i negoziati e di redigere il comunicato finale del Gruppo. Questo processo prevede inoltre il contributo di diverse figure, tra questi i Direttori politici, i Sous-Sherpa degli Affari esteri (FASS) e i Deputy Finance.

Le riunioni ministeriali

Dal 1998, a fronte del graduale ampliamento dell’agenda del G7, il Gruppo si riunisce anche a livello ministeriale per affrontare tematiche specifiche. Le riunioni ministeriali svolgono un ruolo cruciale nel garantire un approccio coerente e articolato all’agenda del G7, fornendo una solida base per le discussioni tra i Leader. Molti dei risultati e delle decisioni delle riunioni ministeriali confluiscono infatti nel filone degli Sherpa e di lì nei comunicati finali.

Lucca, 10-11 aprile 2017. Riunione dei Ministri degli Affari Esteri del G7 durante la Presidenza italiana.

Nel 2024, la Presidenza italiana ha ospitato 23 riunioni ministeriali.

Il calendario delle riunioni ha toccato tutto il territorio nazionale.

Il coinvolgimento degli attori sociali

Il coinvolgimento degli stakeholder è una componente fondamentale del G7. Per ampliare la partecipazione e integrare le diverse prospettive nel suo processo decisionale, il G7 ha istituito i cosiddetti “Engagement Group”, formazioni che riuniscono i rappresentanti di vari settori della società civile. Ogni gruppo si concentra su un tema specifico (es. ricerca, scienza, cultura), ricalca il processo governativo organizzando a sua volta un proprio Vertice e conclude i propri lavori consegnando alla Presidenza del G7 un testo di raccomandazioni per i Leader.

Il dialogo con le economie emergenti e le Nazioni in Via di Sviluppo

L’impegno e l’apertura del G7 nei confronti delle economie emergenti e delle Nazioni in via di sviluppo si sono evoluti parallelamente al progressivo ampliamento dell’agenda del Gruppo. Un esempio significativo in questo senso è rappresentato dal Vertice del 2001, in occasione del quale l’Italia ha introdotto il cosiddetto “segmento africano”. Il segmento prevedeva sessioni di dialogo tra i Leader del G7 e i rappresentanti delle Nazioni africane invitate.

Questa evoluzione si è consolidata nei decenni successivi, nel corso dei quali il focus tematico del G7 ha continuato ad ampliarsi, arrivando a comprendere un’ampia gamma di questioni globali, tra cui il nesso clima-energia e la sicurezza alimentare.