Come funziona il G7?

Il G7 è un foro di dialogo di massimo livello tra i Leader delle principali democrazie industrializzate del mondo. Le sue caratteristiche principali sono il carattere intergovernativo del processo preparatorio, la sua informalità, la capacità di discutere e trovare in tempi rapidi e di comune accordo soluzioni alle principali questioni globali. Non trattandosi di un’organizzazione internazionale, è priva di una struttura amministrativa con un segretariato permanente.

La Presidenza di turno

Il mandato viene assunto a rotazione da ciascun Paese che ne fa parte, con il seguente ordine: Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia e Canada. L’Unione Europea partecipa al G7 come membro non enumerato e pertanto non presiede né ospita i Vertici.


Dall’1 gennaio al 31 dicembre 2017 l'Italia eserciterà la Presidenza di turno del G7, un ruolo svolto altre cinque volte nella storia del Gruppo dei 7. L’Italia avrà quindi la responsabilità di: proporre e identificare le priorità d’azione ed i relativi settori d’intervento; ospitare e organizzare gli incontri tecnici ed informali preparatori al Vertice dei Capi di Stato e di Governo, così come tutte le riunioni Ministeriali; predisporre le bozze dei documenti di supporto ed i testi finali, tra cui il Comunicato adottato dai Leader, che riassume le principali questioni globali discusse durante l’anno. Sebbene quest’ultimo non abbia carattere vincolante stricto sensu, si tratta di un testo di importanza fondamentale, in quanto i Capi di Stato e di Governo del G7 vi assumono impegni di indirizzo politico che intendono seguire di comune accordo.

Il Vertice dei Capi di Stato e di Governo

Il Vertice annuale dei Capi di Stato e di Governo si svolge solitamente a metà anno ed è l’evento più visibile durante l’intero anno di Presidenza G7. Il Summit di Taormina avrà luogo il 26 e 27 maggio 2017 e riunirà, oltre ai Leader G7, anche i vertici di selezionate Organizzazioni Internazionali e i Capi di Stato e di Governo dei Paesi di outreach e dei Paesi ospiti della Presidenza.

L’evento si articolerà in due giornate di lavoro e si concluderà con la presentazione e adozione del Comunicato finale. Francia e Stati Uniti saranno rappresentati dai Capi di Stato; Regno Unito, Germania, Giappone, Italia e Canada parteciperanno con i propri Capi di Governo. L’Unione Europea sarà rappresentata sia dal Presidente della Commissione europea, che dal Presidente del Consiglio dell’Unione europea.

Le riunioni Ministeriali

A partire dal Vertice di Birmingham del 1998 ed in considerazione del graduale ampliamento dell’agenda dei lavori del Vertice G7 dei capi di Stato e di Governo, si è diffusa la prassi di affiancare al tradizionale svolgimento del Summit l’organizzazione di analoghe riunioni a livello ministeriale. Sebbene il numero e l’oggetto delle riunioni Ministeriali sia a discrezione della Presidenza di turno, tra una Presidenza e l’altra vengono mantenute le tradizionali riunioni dei Ministri degli Affari Esteri e quelle dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali. Oltre a queste si sono sinora tenute riunioni dei Ministri competenti in materia di Ambiente, Energia, Sviluppo, Lavoro, Giustizia e Affari Interni, Ricerca Scientifica, Agricoltura. L’Italia ospiterà nel 2017, per la prima volta nella storia del G7, una riunione dei Ministri della Cultura prevista il 30 e il 31 marzo 2017.

Le Ministeriali, pur svolgendosi in parallelo, godono di autonomia rispetto al Vertice dei Capi di Stato e di Governo. Alcune delle conclusioni più rilevanti delle riunioni Ministeriali vengono riflesse nel Comunicato finale del Vertice annuale dei Capi di Stato e di Governo del G7.

Gli Sherpa, i Direttori Politici e i Sous-Sherpa esteri

Sono tre le figure istituzionali che seguono i lavori preparatori del G7: lo “Sherpa”, il “Political Director” (PD) e il “Foreign Affairs Sous-Sherpa” (FASS). Lo Sherpa (appellativo ispirato metaforicamente ai portatori d’alta quota delle vette himalayane) è il rappresentante personale per il G7 del Capo di Stato o di Governo per tutte le aree tematiche che costituiscono l’agenda dei lavori del Vertice. È inoltre responsabile del processo che precede il Summit e sovraintende il negoziato per la stesura del Comunicato finale. In particolare, gli Sherpa comunicano attraverso regolari contatti le posizioni e le proposte sulle principali questioni internazionali dei rispettivi Capi di Stato o di Governo, con i quali hanno un dialogo diretto e costante. In Italia la carica di Sherpa è tradizionalmente ricoperta da un diplomatico di alto rango.

Lo Sherpa è coadiuvato da un rappresentante di alto rango del Ministero degli Affari Esteri (Direttore Politico), responsabile dei temi di politica estera e di sicurezza e da un altro rappresentante del Ministero degli Esteri (Sous-Sherpa esteri) responsabile solitamente di temi trasversali, quali l’ambiente, gli aspetti economico-sociali e lo sviluppo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si occupa, invece, dei temi economico-finanziari dell’agenda del Vertice.

Ad alcune tematiche particolarmente complesse e tecniche sono inoltre dedicati gruppi di lavoro costituiti “ad hoc”.

I gruppi di lavoro

Per dare seguito agli impegni assunti dai Capi di Stato e di Governo nel corso degli anni e per approfondire le discussioni sulle materie più tecniche, sono stati costituiti Gruppi di lavoro composti da esperti dei Paesi G7. Sotto l’egida degli Sherpa, dei Direttori Politici e dei Sous-Sherpa esteri gli esperti discutono temi specifici quali la salute, la sicurezza alimentare, lo sviluppo, l’energia, la tutela dell'ambiente, la non proliferazione e il supporto alle attività di mantenimento e consolidamento della operazioni di pace delle Nazioni Unite.

Il dialogo con le economie emergenti, con i Paesi in Via di Sviluppo e con le Organizzazioni Internazionali

Il coinvolgimento delle economie emergenti, dei Paesi in Via di sviluppo e delle Organizzazioni Internazionali ha seguito di pari passo la progressiva evoluzione dei temi trattati dal Gruppo dei 7. All’interesse iniziale per questioni legate esclusivamente alla stabilità finanziaria e al coordinamento macroeconomico, si è affiancata la sensibilità verso altri temi cruciali: dallo sviluppo dell’Africa ai cambiamenti climatici, dalla sicurezza alimentare alla risoluzione delle crisi internazionali. E’ stata l’Italia nel 2001 a Genova ad inaugurare il tradizionale “segmento africano” dei Vertici dei Capi di Stato e di Governo, caratterizzato da sessioni di dialogo tra i Leader G7 e i Paesi africani invitati dalla Presidenza di turno.

Il dialogo con la società civile

La società civile è un interlocutore fondamentale delle Presidenze G7 di turno. Svolge un ruolo di mobilitazione e di advocacy sia nell’ottica di avvicinare le istituzioni ai cittadini, che di promuovere e sovraintendere il mantenimento degli impegni assunti dai Leader. L’Italia ha attivato un dialogo costante con tutti i rappresentanti dei cd. “engagement groups” del G7 (Business7, Civil7, ThinkThank7, Labour7, Science7, Women7 e Youth7) che, oltre a presentare le loro raccomandazioni di policy ai Leaders e alle istituzioni sui temi dell’agenda del G7, organizzeranno nel corso dell’anno di Presidenza rispettivi Vertici paralleli.